Le 5 P in 5 domande: l’intervista al Prof. Meneguzzo
Quinto ed ultimo appuntamento lunedì 11 ottobre con la P di PARTNERSHIP per l’iniziativa “Le 5 P in 5 domande“, organizzata in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021: il Dott. Alessandro Cinque ha intervistato il Prof. Marco Meneguzzo, docente del Dipartimento di Management e Diritto della Facoltà di Economia, nonché Delegato del Rettore sull’Innovazione sociale e Coordinatore del gruppo di lavoro del Report di Sostenibilità dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Il dibattito è incentrato su come l’Agenda 2030 per avere successo ha bisogno di partenariati tra governi, settore privato e società civile, collaborazioni inclusive basate su una visione comune a livello globale, nazionale e locale.
Il Prof. Meneguzzo sottolinea come la Pubblica Amministrazione per quanto abbia un ruolo di regia sui vari aspetti dello sviluppo sostenibile, senza il partenariato sarebbe irrealizzabile il conseguimento dei goal dell’Agenda 2030.
Su questi temi da anni c’è il concorso di tanti soggetti che provengono dal basso, come le no profit che si battono per l’ambiente (Legambiente, WWF), associazioni di quartiere che si occupano degli spazi verdi, imprese di piccole e medie dimensioni e tutta una serie di movimenti della società civile.
Ancor prima dei dibattiti sugli SDGs nelle conferenze universitarie, il partenariato è per il Prof. Meneguzzo il fattore chiave per portare alla concreta realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Volgendo lo sguardo all’interno dell’Università “Tor Vergata”, è possibile vedere per mezzo del Rapporto di Sostenibilità, di cui il Prof. Meneguzzo è Coordinatore, come la PARTNERSHIP rivesta un ruolo centrale per la diffusione di questi temi. Nel Report, giunto quest’anno alla sua terza edizione della Brochure sintetica, viene data un’attenzione particolare agli stakeholder.
Gli stakeholder interni dell’Ateneo sono in primo luogo le studentesse e gli studenti con le loro associazioni, il personale tecnico amministrativo e bibliotecario. Ma ognuno di essi ha relazioni forti con l’esterno e le loro relazioni portano dentro l’Ateneo una folta rete di contatti, iniziative e progettualità sui temi della sostenibilità.
Il docente spiega anche come il partenariato svolgerà un ruolo centrale per l’Italia nei prossimi anni in vista della realizzazione del PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sta mobilitando circa 730 miliardi a livello di Unione Europea e che porterà più di 140 miliardi nel nostro Paese, riguarderà diverse macroaree tra cui quella dell’ambiente: le università si stanno muovendo su questo tema e saranno soggetti chiave per lo sviluppo di progetti.
I fondi destinati all’Italia per recuperare gli effetti negativi della crisi pandemica, richiedono una grande capacità progettuale. Abbiamo sicuramente capacità progettuale come Paese ma questa non può essere che eseguita attraverso PARTNERSHIP tra università, imprese, organizzazioni no profit e società civile.
“Il nodo critico del nostro Paese è che abbiamo forti difficoltà ad utilizzare al meglio tutte le risorse che ci sono arrivate dai fondi comunitari in passato, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno” – afferma Meneguzzo – “Il vero partenariato non si fa sulle idee ma sul realizzare progetti, serve per concretizzarli e non come spesso accade nelle università, dove viene utilizzato per formulare idee senza l’impegno in azioni concrete”.
Il PNRR chiede questo all’Italia: meno grandi documenti, ma molto più una progettualità diffusa e concretizzata a livello locale.
Il Prof. Meneguzzo conclude l’intervento invitando tutti a leggere il Report di Sostenibilità o almeno la Brochure Sintetica al Report per capire come l’Ateneo si sta muovendo per il perseguimento delle 5 P e dei 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile.