L’energia è verde all’Orto Botanico Tor Vergata
Nel campus di Tor Vergata, all’interno di un parco di oltre 80 ettari, si trova il casale 5, che ospita i laboratori di ricerca e la sede operativa dell’Orto Botanico di Ateneo. Sul tetto a falde dell’edificio, ben soleggiato, sono appena stati installati dei pannelli solari fotovoltaici.
L’Orto Botanico opera da sempre in ottica di economia circolare. Tra le diverse linee di azione, l’attività di ricerca si svolge, in particolare, nel campo della sostenibilità e dell’economia circolare con progetti sull’agricoltura sostenibile, a impatto zero e sulle fonti rinnovabili di energia da biomasse vegetali. Con questi nuovi pannelli, da 6 kWh, l’Orto potrà produrre, autonomamente, energia elettrica da fonte rinnovabile – ci racconta il Dott. Roberto Braglia del Dipartimento di Biologia.
Coniugare le tecniche di coltivazione con la produzione energetica a impatto zero è infatti l’obiettivo del progetto Acquaponic Easy Farm 4.0, un importante progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Lazio con fondi POR FESR 2014-2020, e ospitato negli spazi dell’Orto Botanico, partner del progetto.
In serra si realizza la cosiddetta agricoltura acquaponica, che combina un allevamento in acquacoltura di pesci e crostacei alla coltivazione di specie vegetali senza l’utilizzo di terra, detta agricoltura fuori suolo. Il sistema è concepito per realizzare, con poca acqua e in pochi metri quadrati, ciò che normalmente viene prodotto in ettari di terra da irrigare, e per fornire, allo stesso tempo, un efficace sistema di depurazione e riciclo dell’acqua.
Per questo progetto, l’Orto Botanico collabora, inoltre, con il Polo Solare Organico della Regione Lazio (CHOSE), un centro di eccellenza nel settore del solare organico, il fotovoltaico di nuova generazione, frutto della collaborazione tra la Regione e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Tra le innovazioni sviluppate anche la realizzazione di celle fotovoltaiche flessibili.
La serra, che ha un’estensione di circa 250 metri quadrati, è il laboratorio per la sperimentazione di una speciale copertura che renderà la stessa serra un grande pannello solare.
Parte dell’attività di ricerca riguarda l’analisi degli effetti che tale tipologia di serra, e le sue possibili diverse colorazioni, ha sulla filtrazione dei raggi solari, e di conseguenza sulla crescita delle colture, e sulle caratteristiche nutrizionali ed organolettiche degli alimenti prodotti.
All’interno del progetto Aquaponica Easy Farm, in attesa che sia la serra ad essere un unico grande produttore di energia rinnovabile, abbiamo previsto l’installazione di pannelli fotovoltaici tradizionali sul casale per rendere da subito la nostra attività di ricerca ad impatto zero – conclude il Dott. Braglia.