La sfida delle città? Integrare la sostenibilità nel design urbano
L’Ateneo di Tor “Vergata” ospita la Conferenza Internazionale “Green Urbanism”
Mentre la Commissione Europea, in questi giorni, è impegnata a lanciare il suo “Green Deal”, il maxi-piano per la svolta verde dell’Europa, e i governi dibattono la definizione dei possibili settori “green” e dei relativi investimenti verdi, all’Università di Roma “Tor Vergata” si parla di sostenibilità e resilienza degli ambienti urbani. L’Ateneo ospita, presso la Macroarea di Ingegneria, la terza edizione della Conferenza internazionale Green Urbanism 2019, organizzata da IEREK. L’evento nasce dalla necessità urgente di integrare i principi della sostenibilità nel processo di progettazione urbana delle città. Tre giorni, dall’11 al 13 dicembre, in cui il territorio, il paesaggio e le città raccolgono la sfida dello sviluppo urbano sostenibile e si misurano con soluzioni in continuo divenire.
Subito dopo il benvenuto del prof. Giovanni Schiavon, direttore del DICII, Dipartimento di Ingegneria Informatica e Ingegneria Civile, che ha portato i saluti del Rettore di “Tor Vergata”, il prof. Orazio Schillaci, l’apertura dei lavori è stata dichiarata ufficialmente dalla prof.ssa Antonella Falzetti, docente di Composizione architettonica e Urbana a “Tor Vergata”, in qualità di chairman e direttore del comitato scientifico della Conferenza “Green Urbanism” a “Tor Vergata”.Oltre cento gli studiosi, professori e scienziati, provenienti dal mondo arabo, cinese ed europeo che si confronteranno sulla necessità di integrare i principi della sostenibilità nell’ambito del design urbano affinché l’immaginazione dei progettisti possa essere ispirata dal “green urbanism”, l’urbanizzazione verde che riflette su strategie pratiche incentrate sull’aumento della sostenibilità nell’ambito dei singoli edifici, e non solo.
«Dai contributi scientifici presentati al convegno quello che emerge è una visione interdisciplinare, elemento questo molto importante che diviene un fatto necessario e obbligato quando si analizzano i rapporti tra l’uomo e l’ambiente, sia quello naturale che quello antropico – ha sottolineato la prof.ssa Falzetti -. Questa visione olistica contribuisce ad aiutare nella risoluzione della originaria difficoltà che caratterizza i dispositivi del progetto di paesaggio».
Nell’ambito del Convegno si svolgerà la finale dell’International Awards for Liveable Communities (LivCom) 2019. L’evento, promosso dall’Organizzazione non governativa SUC Institut, ha l’obiettivo di sviluppare e condividere le migliori pratiche internazionali per quanto riguarda la gestione dell’ambiente a livello locale e di migliorare la qualità della vita dei singoli cittadini attraverso la creazione di “comunità vivibili”.
A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo