Mascherine biodegradabili dagli scarti del latte

Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche nel progetto FISR -MUR “SMascherATE”

 Photo Credits: Luca Pizzuto

Mascherine anti droplet ecologiche saranno realizzate grazie alla plastica sostenibile ottenuta dagli scarti del latte. Questo l’obiettivo del progetto “SMascherATe” finanziato nell’ambito della call FISR 2020 (Fondo integrativo speciale per la ricerca) “Prima fase” lanciata dal Ministero dell’Università e della Ricerca e finalizzata ad affrontare le nuove esigenze e questioni sollevate dalla diffusione del virus Sars-Cov-2 e dell’infezione Covid-19.

Il progetto sarà sviluppato dall’Università di Roma “Tor Vergata” in collaborazione con l’Università di Catania e l’unità di ricerca del Cnr-Ismn, l’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati, e affronterà il problema dell’impatto ambientale delle mascherine con un approccio sostenibile. 

«Le mascherine saranno realizzate dall’Università “Tor Vergata” grazie a un materiale 100% a base bio e 100% biodegradabile e compostabile, ricavato dal latte non più edibile, mediante una sintesi sostenibile ambientalmente», afferma Emanuela Gatto, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Roma “Tor Vergata” e coordinatrice del progetto.

L’Università Roma “Tor Vergata” ha già lavorato su questo materiale innovativo facendo ricerca nell’ambito di “SPlastica”, il progetto di impresa per ottenere plastica sostenibile nato nel Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Ateneo romano. Il nuovo materiale, biodegradabile, resistente al freddo e al caldo, è stato pensato per fabbricare piatti, bicchieri, cannucce, cucchiaini. Ora, con il progetto “SMascherATe”, verrà utilizzato anche per realizzare mascherine anti droplet. 

A cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo

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